Team building e successo aziendale: essere felici sul posto di lavoro
Le persone interdipendenti combinano i loro sforzi individuali con quelli degli altri per conseguire un successo più grande. Stephen Covey
Se da un lato è inopportuno scoraggiare tout court il lavoro individuale, almeno in alcuni casi, dall’altro i vantaggi del lavoro in team favoriscono una serie di benefici aziendali e personali che possono rivelarsi sorprendenti.
Sono stati osservati incrementi di produttività e crescita di competenze personali a fronte di un soddisfacente lavoro di squadra dove i singoli condividono serenamente creatività ed impegno.
Il team building è una serie di attività che mirano ad incrementare e a facilitare il lavoro di squadra o, semplicemente, a migliorare il gradimento dell’ambiente di lavoro. È la chiave per potenziare la collaborazione fra colleghi e migliorarne la gratificazione professionale.
Promuovere il team building
Investire nel miglioramento della comunicazione fra i collaboratori è una strategia vincente al fine di produrre felicità sul lavoro e di migliorare la fidelizzazione dei dipendenti e il loro senso di appartenenza. Il dipendente che si sente coinvolto e connesso con gli altri collaboratori è sollecitato ad aumentare il senso di responsabilità.
È indispensabile facilitare in ogni modo il team building stendendo le basi su una cultura aziendale accogliente ed inclusiva: la diversità sempre è una risorsa.
I pranzi e le cene aziendali ci balzano subito alla mente quando pensiamo alle azioni di team building, ma anche eventi all’aria aperta o culturali, escursioni, partecipazione a sfide o a momenti ludici organizzati. Infatti attività svolte soprattutto al di fuori dei luoghi aziendali, promuovono la comunicazione e l’integrazione fra i colleghi e contribuiscono a migliorare le dinamiche di squadra. Diventa più facile aprirsi, parlare dei propri interessi e anche delle proprie difficoltà in un clima empatico e di fiducia.
E così sono benvenuti i momenti celebrativi di successi ma anche di flop o di errori commessi, al fine di ricordare che da essi si deve sempre imparare.
In team per essere più competitivi e creativi
Non considerare i propri collaboratori semplicemente come sostituibili, ma rivalutare piuttosto le loro particolarità e i loro punti di forza, sorprendentemente innesca un potenziamento progettuale capace di ingenerare autostima e benessere. A prescindere dal numero dei partecipanti, il gruppo può essere sollecitato dalla visualizzazione di un obiettivo comune.
Unirsi in team aiuta a raggiungere più efficacemente la risoluzione dei problemi o l’implementazione di progetti creativi ed innovativi.
Da considerare anche la velocità del raggiungimento del target, dato il mercato attuale così fortemente competitivo: il lavoro svolto da più punti di vista permette di poter affrontare meglio il mercato e le sfide di oggi, così le differenze di genere, di cultura, di formazione e di competenze, originano una potente opportunità di successo aziendale e personale.
Possono emergere naturali difficoltà proprio a causa dalle diversità dei singoli: queste possono, e devono, essere gestite con una grande capacità di comunicazione, di assertività e di empatia.
In questo è fondamentale il ruolo del team leader o del manager di turno. Il micromanagement è uno dei maggiori rischi di fallimento di un team. Il gruppo dovrebbe essere gestito promuovendo il talento di ciascuno senza cercare di controllare e monitorare minuziosamente tutto ciò che si svolge nella squadra. Dirigere un progetto implica la grande capacità di saper delegare e di fidarsi.
La stima genera responsabilità, la responsabilità genera creatività. B. Cucinelli
Adria Maffei
ph. E.D.